
Lettera per il 42° Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes
Rallegratevi con me…
vi sarà gioia nel cielo (Lc 15,6.7)
Carissimi,
il tema che accompagna il XLII Pellegrinaggio a Lourdes con la Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza è, secondo il programma del Santuario Mariano, Lourdes, la gioia della conversione.
Come Vescovo, oltre a presiedere il pellegrinaggio e ad invitare i pellegrini, vorrei soffermarmi un attimo con voi, quasi ad offrire spunto di riflessione, sul valore della conversione e chiedermi: perché vado a Lourdes? E come inserire questo luogo nel mio cammino cristiano e spirituale?
Sappiamo che c’è una conversione personale e permanente, che è il lavorio di accoglienza della Grazia, destinato a durare tutta una vita.
Siamo e saremo sempre sulla strada della conversione, desiderosi di assaporarne la gioia.
Ma io vorrei richiamare e sottolineare un’altra conversione, che definirei comunitaria ed ecclesiale, per passare dall’io al noi.
Ed ecco la domanda: oggi che i mezzi e le occasioni mi permettono di andare e venire continuamente da Lourdes, o da altri luoghi cari alla pietà cristiana, che significato deve avere per me andare a Lourdes con la Diocesi, e che differenza c’è tra un viaggio e un pellegrinaggio?
Avrà un significato se scelgo di andare a Lourdes con i miei fedeli, i miei ammalati, con la mia Diocesi che ha una lunga tradizione in questo campo, voluta dal cuore appassionato di Alfonso Russo? E che ricaduta pastorale avrà per i parroci l’andare a Lourdes con le proprie parrocchie e con il Vescovo?
Su questo pellegrinaggio diocesano – come su altre iniziative della Diocesi – dobbiamo investire di più, dobbiamo insistere, crederci di più, pensando anche a formule per facilitarne l’adesione, evitando continue fughe solitarie, per costruire con le fragilità, e a servizio di ogni fragilità, la peculiarità della nostra diocesi.
Allora farsi pellegrini a Lourdes con la famiglia diocesana, preparando il gruppo di pellegrini durante l’anno, non per un viaggio comodo ma per un cammino insieme, ridiventa per me Vescovo, per i Sacerdoti, i Diaconi, i Seminaristi, le Religiose, una buona occasione per coniugare il verbo servire in tutti i modi e tutti i tempi.
Sappiamo che la Madonna ci accoglie e ci aspetta dappertutto, ma ci sono dei luoghi, scelti dalla Provvidenza, dove siamo attesi con particolare affetto e calore.
Lourdes è uno di questi luoghi dove Maria, con la preghiera e l’accettazione della sofferenza, ci invita alla conversione, anelito quotidiano di ogni anima fedele.
Carissimi, riscopriamo il pellegrinaggio, impariamo a stare insieme anche con qualche sacrificio e scopriremo che il mondo, quello vero e non artificiale, cammina e procede con le carrozzelle degli ammalati.
Essi, gli ammalati, – come ho ricordato ultimamente, – hanno la residenza a Lourdes, mentre noi in quella città abbiamo solo il domicilio, ma insieme possiamo costruire la nuova città, che è fondata sulla dignità di ogni uomo, immagine e somiglianza di Dio.
Vi aspetto a Lourdes!
Andiamoci insieme per metterci alla scuola di Maria e della sofferenza e per riscoprire, come Bernardette, la gioia della conversione, che va sempre condivisa e rende bella la nostra vita solo quando si pone al servizio di ogni vita.
Buon pellegrinaggio!
Vi saluto e vi benedico.
Nocera Inferiore, 1 agosto 2014
Nella festa di Sant’Alfonso Maria de Liguori
† Giuseppe, Vescovo