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Messaggio per l’istituzione della Giornata Diocesana dell’Ammalato 2014

“La mia strada è un sentiero fiorito, è un fuoco di amore infinito… la percorro gioioso e contento, il Signore è con me, io lo sento. E sospiro un grido di Amore: la mia mano la stringe il Signore!”. (Cav.…

“La mia strada
è un sentiero fiorito,
è un fuoco di amore infinito…
la percorro gioioso e contento,
il Signore è con me, io lo sento.
E sospiro un grido di Amore:
la mia mano la stringe il Signore!”.
(Cav. Alfonso Russo)

 

Carissimi fratelli e sorelle,

celebriamo con tutta la Chiesa la XXII Giornata del Malato 2014 che ha come tema le parole dell’Apostolo Giovanni: Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli (I Giovanni 3,16).

Fede e carità: dare la vita, che non sempre vuol dire dare la vita in un attimo, ma sicuramente dare, cioè donare, la vita attimo per attimo.

La vicinanza ai nostri fratelli e alle nostre sorelle, che vivono il tempo della fragilità e della malattia, è una frontiera sempre urgente e attuale.

Il tempo e i luoghi della sofferenza sono terra di missione, da esplorare e abitare con tenerezza ed amore.

Quante cose impareremmo, alla scuola del malato, se avessimo l’umiltà di fermarci di più accanto ad essi e di relativizzare i nostri piccoli problemi che, chiusi in noi stessi, vengono ingigantiti.

Nell’istituire la Giornata Diocesana vorrei segnalare alla vostra attenzione la vita di un uomo di Dio, che nella sua esistenza, si è consacrato al Signore, alla Madonna e ai sofferenti.

Penso alla bella e ricca testimonianza del Cav. Alfonso Russo, ritornato nella casa del Padre il 22 febbraio 2013, il quale, anche se per un tempo breve, ha sfiorato la mia vita di Vescovo ed io ho potuto cogliere lo spessore della sua umanità e spiritualità.

Tanti sacerdoti della Diocesi e tanti laici hanno potuto beneficiare, attingendo alla sua ricca spiritualità, della sua generosità e del suo costante impegno per il bene delle anime e, in modo particolare, di coloro che sono segnati da diverse povertà.

Come Vescovo, non vorrei disperdere la sua ricca testimonianza che rimane, non solo per i Piccoli Discepoli della Croce e per la Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza (PUACS), ma come bene prezioso per tutta la Chiesa diocesana, sapendo come Alfonso ha sempre ancorato la sua opera alla comunione con il Vescovo e con la Chiesa, dando a tutti lezione di ecclesialità.

Pertanto, dispongo che per la Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno la Giornata del Malato, celebrata a livello mondiale l’11 febbraio, I° anniversario dell’apparizione della Vergine a Lourdes, e scaturita dal grande cuore di Giovanni Paolo II, venga vissuta ogni anno il giorno 22 febbraio, festa della cattedra di Pietro e dies natalis di Alfonso Russo.

Sarà compito dell’Ufficio Pastorale della Salute, coordinato dalla P.U.A.C.S., organizzare di anno in anno questa giornata, in comunione con i Cappellani degli ospedali e delle Case di cura e con tutte le realtà che sul territorio hanno a cuore gli ammalati.

Così, con una forte spiritualità del servizio, sapendo che il dolore è salvifico, l’ammalato ritornerà al centro della nostra pastorale e, presi per mano da Maria, Salus Infirmorum, risentiremo come rivolta a noi la parola del Maestro: “in verità vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt. 25,40).

Maria, che è rimasta sotto la Croce del Figlio, ci aiuti a rimanere accanto ad ogni Croce per sollevare la sofferenza e per guardare insieme verso l’alba della Risurrezione.

Vi benedico
+ Giuseppe Giudice, Vescovo

Nocera Inferiore, 6 gennaio 2014
Epifania del Signore

 

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